Paolo Grassino

 

BLAST

 

Opening 27 febbraio
03 marzo - 30 aprile

Maurizio Caldirola Arte Contemporanea è lieta di presentare la mostra BLAST dell'artista Paolo Grassino, che inaugurerà il 27 febbraio 2025.

L'esposizione offre un coinvolgente percorso attraverso due opere di grande intensità emotiva e sociale, che esplorano il tema della guerra, consolidando l’approccio critico e visionario dell'artista. I conflitti armati, una volta terminati, vengono spesso ricordati attraverso piccoli oggetti quotidiani, come il cibo o le scarpe, simboli di una resistenza che, nonostante tutto, continua. Tuttavia, attraverso la loro intensità, le immagini che ne derivano sono cariche di violenza, dove le persone sembrano diventare parte di un paesaggio distrutto e le loro storie vengono ridotte a semplici notizie.
Guardando più attentamente gli oggetti, senza focalizzarci esclusivamente sulle persone, è possibile notare come anche gli oggetti inanimati subiscano la trasformazione imposta dalla guerra: dalle automobili alle trincee, ogni cosa muta forma e significato, diventando qualcosa di altro, proprio come avviene nelle grandi demolizioni urbane, dove la distruzione rivela nuove realtà.
Grassino osserva le architetture, gli oggetti e la quotidianità del dopo conflitto, concentrandosi nel documentare le "scorie" del sistema sociale: "contenitori" di ideologie che vengono catturati nel momento in cui perdono la loro funzione e rilevanza politica.

La serie Ardere affonda le proprie radici nella rappresentazione della guerra e della sua devastazione, utilizzando acrilici e inchiostri per evocare immagini intense e inquietanti. Le opere sono ispirate ai visori notturni utilizzati dai soldati, richiamando la loro visione in negativo, dove il mondo appare distorto, in una gamma di luci e ombre che rende il paesaggio alieno e minaccioso. Le immagini non si limitano a rappresentare la guerra in modo diretto, ma ci invitano a guardare attraverso gli occhi di chi vive l'orrore della distruzione, esponendo l'invisibile e l'indicibile di un conflitto.

L'opera monumentale Guerra è sempre, Edificare si impone come un monito eterno contro le atrocità della guerra. Il lavoro è composto da mattoni sui quali sono incisi i nomi e i numeri delle vittime dei conflitti armati avvenuti tra il 2018 e il 2019 in tutto il mondo.
Ogni mattone diventa una testimonianza concreta della sofferenza umana, un atto di memoria che non lascia spazio all'indifferenza. In un mondo che rischia di dimenticare, quest'opera invita a fermarsi, riflettere e riconoscere il peso della memoria collettiva.  Con la sua presenza imponente, Guerra è sempre, ci ricorda che la guerra non è mai solo un evento del passato, ma una realtà che continua a segnare le vite di milioni di persone. 

La mostra è aperta su appuntamento, clicca qui per contattarci.